Il re e la città: una relazione collettiva e urbana che cattura l’infinito | Elle Decor

Nella spazialità tutta urbana, la festa diventa il momento di convergenza emotiva, di consonanza e di armonia sociale, in cui si rinsaldano i legami tra sovrano e sudditi


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Promesse, attese, aspettative e possibili delusioni

Per anni Milano ha attirato a sé con una promessa: in questa città puoi realizzare il tuo progetto, puoi investire i tuoi capitali, puoi far nascere una nuova impresa, puoi incontrare qualcuno o qualcosa che ti cambia la vita.


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Milano al bivio: città per tutti o del successo di pochi?

Finalmente si torna a parlare di Milano. Dopo anni in cui di Milano non si poteva dire che bene - città del nuovo miracolo, unica città italiana capace di muoversi su scala europea e globale, una specie di città-stato con un proprio destino indipendente dal proprio territorio e dal resto del Paese - tornano alla ribalta le voci dei delusi, degli esclusi, dei disillusi.


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“Perdoni l’insistenza”. L’ossimoro dei tempi che corrono

Non rispondo per un paio di giorni alle mail - quasi tutte di invito o richieste di qualcosa - e vengo raggiunto da persone che entrano in ansia e ti rimandano la stessa mail nel dubbio che tu l’abbia persa.
Non rispondo in tempo reale ad un invito su whatsapp ed ecco che ritrovo lo stesso messaggio sulla posta elettronica o dopo poche ore ricevi una telefonata allarmata - neppure mia madre arriverebbe a tanto - in cui mi chiedono se è successo qualcosa.


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La sanità al centro della politica

La “cultura della prestazione” ha lasciato profonde ferite nelle famiglie lombarde. Ora occorre investire sulla qualità della vita: salute, ambiente, relazioni, casa


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Spazi di negazione | DOPPIOZERO

Ci vorrebbe Georges Perec, lo scrittore amante delle liste e degli elenchi, della descrizione delle cose, delle abitudini e degli spazi ordinari, per stendere un sensato “bestiario” degli spazi della negazione. D’altra parte ognuno di noi potrebbe stendere il proprio elenco, perché non è difficile constatare come la negazione sia la cifra comune di tutte le strutture spaziali che ci circondano.


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Tutte le idee sono sorelle

Molti anni sono passati dalla pubblicazione del nostro libro, Sapere è un verbo all'infinito, ma sono intatte le urgenze di allora riguardo alla scuola, all’educazione, ai luoghi di vita, alla creatività che va educata e lasciata libera, alla necessità di raccontare storie. Dovremmo ripubblicarlo, perché purtroppo poco è cambiato nella scuola italiana. 


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La rivincita di chi resta in città (ma chiede di più) – Elle Decor

Quante altre cose si potrebbero fare per strada se i marciapiedi non fossero occupati solo da auto parcheggiate. Quanto spazio si libererebbe per il commercio, la ristorazione, il tempo libero, con effetti positivi non solamente sulla abitabilità diffusa ma anche sul valore economico e commerciale di quelle zone.


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Abbiamo bisogno di un’emotività intelligente

Di chi non si lascia travolgere dalle passioni, pur intense, ma prova a riaffermare il valore della ragione e del senso critico. Un pensiero che rende necessaria una lettura sincronica degli eventi, e non solo storica.


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Il placemaker è il genio contemporaneo

Il placemaker non costruisce, ma connette, re-inventa, rigenera. Non deve aggiungere, semmai deve togliere. Il suo compito è quello di ridare senso a quei luoghi che lo hanno perso.


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