Il nuovo libro di Salvatore Settis tra etica, architettura e democrazia

Se avessi letto il libro senza sapere chi l’ha scritto penserei all’opera di un giovane studioso. Questo farsi dilettanti di più saperi è naturalmente una scelta tutt’altro che ingenua, perché solo una pratica curiosa e riflessiva, senza il pregiudizio che deriva dalla conoscenza, può produrre nuovo pensiero. Il libro di Settis è infatti densissimo, colto, pieno di riferimenti. E’ il libro maturo di un libero pensatore e di uno studioso preparatissimo, che si mette in dialogo con gli architetti a cui pone domande ineludibili.


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La casa come specchio del Paese

Se osserviamo l’abitare nella sua dimensione di diritto fondamentale, emergono paradossi e aporie. L’Italia è il primo paese in Europa per numero di case in relazione a quello delle famiglie, ma ci sono case senza abitanti e abitanti senza case. Chi cerca casa e non la trova, chi ha molte case e le tiene vuote. Chi ha bisogno di case e non riesce a comprarle, chi continua a costruire case e non riesce a vendere.


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La terra ci nutre. Perché le mele non crescono nei supermercati

Un’agricoltura di qualità, accessibile e controllata, che opera dentro una rete di relazioni, può valorizzare il proprio compito educativo contribuendo ad accrescere una cultura della buona alimentazione, collaborando con mense e scuole territoriali, favorendo l’accesso alle attività agricole di qualità anche alle nuove generazioni.


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Salvare i borghi. Quali? Tutti? Le trappole del bene assoluto

La politica deve affermare valori universali e al contempo saperli tradurre in soluzioni e percorsi realizzabili. Non è facile, soprattutto quando i contenuti valoriali sono forti e la mission è eticamente rilevante, come nel caso di temi ambientali o sociali, si rischia di sovrapporre e confondere i due piani.


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