Il nuovo libro di Salvatore Settis tra etica, architettura e democrazia

Il nuovo libro di Salvatore Settis tra etica, architettura e democrazia
Se avessi letto il libro senza sapere chi l’ha scritto penserei all’opera di un giovane studioso.
Salvatore Settis si avventura nel campo dell’architettura – con la timida compostezza di un Dante all’inizio della Commedia – preparando le lezioni per un corso dedicato al tema del paesaggio a Mendrisio (2014-2015). E come sappiamo quando si preparano le lezioni per insegnare qualcosa è il momento più fertile per apprendere qualcosa. Questo farsi dilettanti di più saperi è naturalmente una scelta tutt’altro che ingenua, perché solo una pratica curiosa e riflessiva, senza il pregiudizio che deriva dalla conoscenza, può produrre nuovo pensiero. Il libro di Settis è infatti densissimo, colto, pieno di riferimenti.
E’ il libro maturo di un libero pensatore e di uno studioso preparatissimo, che si mette in dialogo con gli architetti a cui pone domande ineludibili:
La definizione di paesaggio è fondamentalmente estetica (il paesaggio da vedere) oppure è anche etica (il paesaggio in cui vivere)?
L’architetto a chi risponde?
E’ ancora capace l’architettura di pensarsi come “seconda natura” (Goethe, Viaggio in Italia), capace di generare piena integrazione del manufatto umano con il paesaggio?

Elena Granata
Professore Associato di Urbanistica al Politecnico di Milano, docente alla SEC (Scuola di Economia Civile) e all’Istituto Universitario Sophia. Autrice di libri, saggi e articoli su riviste scientifiche e divulgative. Consulente di istituzioni pubbliche e private nel campo delle politiche urbane e culturali. Da anni si occupa di branding culturale e delle relazioni tra imprese e territorio. Co-founder di I’mpossible studio.